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Alimentazione cane e gatto: meglio il cibo secco o umido?

Adottare un cane o un gatto, si sa, è un gesto d’amore immenso.

Alcuni di noi, però, molto spesso commettono l’errore di pensare che cane o gatto siano animali senza pretese, che si accontentano di qualche fugace coccola, poche attenzioni e che nella maggior parte dei casi siano indipendenti.

Purtroppo non è così!

Cani e i gatti oltre ad avere istinti, necessità e caratteristiche diverse e ben definite, hanno bisogno di uno “spirito guida” che sappia indirizzare al meglio le proprie azioni e le proprie scelte, garantendo loro una qualità della vita elevata.

Tra le priorità di vita per la cura del proprio animale di compagnia rientra proprio l’alimentazione. Trovare la perfetta combinazione tra gusto e nutrimento nell’alimentazione del nostro Pet è sicuramente un lavoro arduo.

Il buon padrone non deve cedere alla tentazione di nutrire il proprio amico di zampa con alimenti adatti al consumo umano: le esigenze dei cani e dei gatti sono così diverse da quelle umane che una dieta fortemente sbilanciata potrebbe provocare loro dei seri problemi di salute.


Cani e gatti necessitano di un piano alimentare differente tra loro, che sappia rispettare la loro singolare natura e le loro caratteristiche:
 

–   I cani sono onnivori, la loro dieta è variegata e comprende alimenti anche più duri in quanto avendo una dentatura più forte sono in grado di sminuzzare il cibo senza grosse difficoltà.

–   I gatti sono carnivori stretti, la loro dieta è prevalentemente composta dall’assunzione di proteine animali e hanno un palato molto più sofisticato rispetto a quello dei cani: preferiscono cibi aromatizzati e facilmente masticabili.

Valutare solo questi singoli aspetti non è sufficiente per stilare un piano alimentare adatto: è necessario andare a fondo e focalizzare l’attenzione anche su quelle che sono le caratteristiche del cane o gatto in funzione di età, taglia, razza e problemi di salute.

Un’alimentazione corretta, quindi, deve essere in grado di seguire sia queste linee guida, sia le caratteristiche individuali dell’animale e le particolari esigenze del momento, non dimenticando di fare attenzione alle quantità, alla frequenza con il quale il nostro animale viene alimentato e soprattutto alla tipologia di cibo somministratogli (per questo è sempre rivolgersi ad esperti come il medico veterinario o il proprio negoziante di fiducia per ricevere i giusti consigli).

E’ anche palesemente noto, però, che l’ultimo bau o miao spettano sempre al nostro amico di zampa!


Scegliere il cibo adatto non è assolutamente semplice


Chiunque sia alle prime armi si ritroverà di fronte ad un mondo immenso, ricco di prodotti realizzati da vari brand e linee studiate appositamente per il nostro animale da compagnia, e dovrà compiere il gesto più arduo: scegliere!

E’ in questo momento che una domanda sorge spontanea: Cibo secco o umido? Qual è quello corretto da scegliere?

La risposta secca è: dipende.

Come dicevamo in precedenza, quando scegliamo il piano alimentare per il nostro cane o gatto dobbiamo prendere in considerazione diversi aspetti; ciò comporta che ogni soggetto avrà delle esigenze differenti e che, certamente, cane e gatto dovranno seguire due piani alimentari diversi.

Che differenze ci sono tra cibo secco o cibo umido nell’alimentazione del cane? 

La maggior parte dei dog lovers spesso indirizza la propria scelta verso un’alimentazione basata esclusivamente sul cibo secco.

Come mai questa scelta?

Gli alimenti secchi possiedono delle combinazioni nutritive complete che non necessitano di eventuali integrazioni ed hanno una conservazione più duratura nel tempo.

Quando scegliamo un cibo secco per cane dobbiamo prendere in considerazione questi quattro elementi:

–   Età: se il cane è cucciolo, adulto o anziano, 

–   Peso: se il cane è sottopeso, normopeso, sovrappeso o obeso

–   Attività fisica (intensa o scarsa): quanto il nostro cane si muove durante il giorno e per quanto tempo lo fa

–   Condizioni di salute: se il cane soffre di patologie specifiche quali diabete, disturbi gastrointestinali, allergie o intolleranze alimentari, calcoli renali, etc.

Queste componenti ci permetteranno di personalizzare al meglio il piano alimentare.

Il giusto apporto calorico ed energetico deve scaturire da una serie di combinazioni fondate su un’alta percentuale di proteine animali. Ma non solo: una sana dieta ha bisogno di grassi (utili come riserva energetica), di fibre (adatte a facilitare la digestione) e di un mix di Omega 3, minerali, vitamine ed elementi antiossidanti (necessario per le difese immunitarie). 

E il cibo umido?

Gli alimenti umidi gratificano l’olfatto e il gusto del cane ma risultano carenti di alcune sostanze dagli elevati benefici nutrizionali (come vitamine e sali minerali). 

Quando il cane mostra apprezzamento per il cibo umido è chiaro che il buon padrone non può cedere all’impulso di risparmiare acquistando alimenti di bassa qualità o del cibo secco. 

È una scelta più costosa ma è comunque una scelta doverosa. Le gustose ricette sul mercato sono pensate per soddisfare il fiuto e il palato più esigenti (è necessario prestare molta attenzione all’aroma, molto spesso viene amplificato per coprire la reale composizione di proteine di bassissima qualità, cereali, soia e verdure con cui sono preparate).

Gli alimenti umidi sono appetibili, hanno un elevato potere saziante e sono adatti per quei cani con problemi dentali; allo stesso tempo però sono facilmente deperibili, restituiscono degli odori sgradevoli e non permettono lo sviluppo e il mantenimento di una sana dentatura (la morbida consistenza non svolge alcun massaggio gengivale e nessuna azione di pulizia dentale).

Una soluzione potrebbe essere quella di sfruttare le proprietà vantaggiose di entrambi gli alimenti: mescolando un cucchiaio di cibo umido a quello secco si creerebbe un mix delizioso ed equilibrato.
Il secco compirà il suo ruolo a livello nutrizionale, digestivo e quindi di masticazione; l’umido fornirà una piccola dose di nutrienti nobili.

Cibo secco o cibo umido nel gatto

Come dicevamo in precedenza il gatto è un carnivoro stretto, per cui per il benessere psicofisico di questo animale la sua dieta deve essere ricca di grassi e proteine e allo stesso tempo povera di carboidrati.

Una sana alimentazione deve riuscire a fornire oltre tutte quelle sostanze che il gatto non sintetizza spontaneamente ma che deve assumere in modo costante (come la forma attiva della vitamina A o la Niacina), un apporto adeguato di amminoacidi, taurina, arginina e Omega 3.

Spazio, quindi, a carne rossa e bianca e al pesce.

Anche in questo caso non esiste una formula dietetica che possa andar bene in tutti i casi. L’alimentazione va gestita tenendo conto delle caratteristiche nutrizionali (e quindi le quantità di cibo) che variano da soggetto a soggetto in funzione di:

–   Età: se il gatto è cucciolo o adulto.

–   Condizioni di salute: malattie o disturbi;

–   Attività fisica svolta: se intensa o scarsa;

–   Stato riproduttivo o peso del gatto: un micio sterilizzato dovrà assumere una quantità minore di cibo rispetto a un gatto che gode di buona salute, così come un gatto obeso dovrà ricevere un mangime specifico o quantità inferiori rispetto ad un normopeso.

Anche in questo caso il dilemma è sempre lo stesso: che differenze ci sono tra cibo secco o cibo umido nell’alimentazione del gatto? Come riuscire a regolarsi?

 

È bene innanzitutto considerare due aspetti fondamentali:

–   Il cibo secco contiene più calorie e nutrienti, ma è povero di acqua (essendo nutrienti ma meno sazianti, le crocchette potrebbero aumentare il rischio di obesità).

–   Il cibo umido, essendo ricco di acqua, consente al gatto di assumere una quantità di liquidi maggiore di quanto non farebbe normalmente (non ne è un gran consumatore).

Una dieta di soli croccantini nel gatto potrebbe innescare problemi come l’obesità, la disidratazione o i disturbi ai reni.

Una dieta di solo cibo umido comporterebbe un minor valore nutrizionale e quindi uno scompenso nutritivo.

Quello che un buon padroncino potrebbe assolutamente fare è stilare una dieta personalizzata intervallando il cibo secco a quello umido.

Così facendo si avrà la possibilità di sfruttare i vantaggi di entrambi gli alimenti e contemporaneamente si eviterà che il micio si abitui a un solo tipo di cibo.

Largo spazio allora ai paté, ai bocconcini, agli straccetti in gelatina e alle mousse. 

Fornirgli un adeguato apporto nutritivo al proprio animale da compagnia è il primo passo per renderlo un animale sano, felice e vitale.

Quando il padrone cura l’alimentazione del proprio amico di zampa mette in moto un effetto domino dai risvolti positivi: il corretto apporto calorico conduce a un perfetto sviluppo psicofisico dell’animale, il che porta a un’intensa vitalità, a un manto sano e luminoso, a una bocca e a una dentatura in salute, a una facile digestione, e così via!

L’alimentazione giusta è il tentativo volto a conservare quel nutrimento che l’animale avrebbe in natura. Perché il benessere di ogni animale da compagnia ha inizio proprio da qui.